Lo scorso gennaio, WhatsApp ha fatto molto parlare di sé con il rilascio dei nuovi termini di privacy. Un evento gestito, in modo a dir poco discutibile, tramite una comunicazione in cui si invitavano gli utenti ad accettare le nuove condizioni o, in alternativa, ad eliminare il proprio account. Un'autentica imposizione, perpetrata da chi è consapevole di trovarsi in una posizione dominante di mercato.

Tra polemiche, smentite e rassicurazioni, è emerso sempre più palesemente il fatto che la società Facebook non ha versato 19 miliardi di dollari per beneficienza; lo ha fatto perché non essendo (tu) il cliente, sei tu il prodotto!

"When something online is free, you’re not the customer, you’re the product.”

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L'installazione di componenti anti-spionaggio è relativamente poco diffusa ma rappresenta il passaggio cruciale per impedire a Google e Facebook di spiarci.
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